Trani, via al dragaggio nelle acque del porto

Da alcuni giorni sono iniziate le attività di campionamento dei sedimenti del fondale del Porto di Trani. I sedimenti che si stanno estraendo saranno oggetto di analisi di laboratorio per verificare la qualità ambientale dei sedimenti stessi: si tratta, in sostanza, di una campagna di misurazioni e di prelievi per avere contezza della natura e della quantità dei sedimenti da dragare al fine di dare ulteriore competitività all'infrastruttura marittima di Trani.

Sono stati individuati 33 punti di campionamento. L’area portuale è stata divisa in due grandi zone: una più ampia che accomuna l’avamporto e quella parte dello specchio acqueo destinato alle imbarcazioni per la pesca ed un’altra dedicata al diportismo nautico. La posizione dei punti di campionamento è stata individuata facendo si che lo spessore di sedimento dal quale estrarre i campioni da esaminare sia il più significativo.

A compiere i lavori saranno le società Ecosalento, di Lequile, e Sub technical services, di Mola di Bari, che potranno avvalersi dell’ausilio della motobarca Ariete con a bordo operatori tecnici subacquei impegnati nelle operazioni.

I lavori dureranno 25 giorni consecutivi e saranno effettuati in orario esclusivamente diurno ed in buone condizioni meteo marine.

Durante la loro effettuazione sarà vietato navigare, pescare, ancorare e sostare in aree limitrofe a quelle delimitate da gavitelli di colore rosso, che sarà l’imprese esecutrice a installare di volta in volta assicurandosi anche la corretta vigilanza dei lavori in base alle norme vigenti.

Intanto, a causa del tempo che inesorabilmente scorre, l’ultimo dragaggio completo del porto adesso risale esattamente a 45 anni fa: fu eseguito nel 1978 dalla società La dragaggi, di Marghera, con il moto pontone Magnus. Quell’opera fu propedeutica alla nascita della gloriosa darsena comunale, con l’installazione dei pontili che ne hanno fatto uno dei più importanti porti turistici del Mezzogiorno.

Ma a fine anno, salvo proroghe, la concessione demaniale marittima dello specchio acqueo del porto, che è in capo al Comune, scadrà e andrà a gara in direzione dei privati, insieme con la stessa darsena. Punto interrogativo dunque sul futuro della gloriosa Darsena di Trani.

 

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