ARTICOLO97: LA PRESENTAZIONE DELLA PETIZIONE DI VIA FALCONE NON È IRRITUALE, LO SI EVINCE DALLO STATUTO COMUNALE DI TRANI

Il Movimento Civico replica alle precisazioni dell’Amministrazione

Prendiamo atto della risposta tramite nota stampa su una (ed unica) testata locale del 26 aprile da parte del vice Sindaco Avv. Ferrante e dell’assessore Avv. Di Lernia, relativa alla raccolta firme “VIA FALCONE SI CURA”: i due assessori parlano di “irritualità della presentazione della petizione popolare a cura del Movimento Articolo 97”.
Irrituale, piuttosto, a noi appare la modalità della risposta ad una regolare presentazione all’Ufficio Protocollo da parte del Movimento con una nota stampa inviata, a quanto pare, ad una sola testata locale.
Stupisce che un amministratore comunale ignori l'articolo 62 dello Statuto Comunale, dove non è prevista alcuna forma specifica, né rito, per la presentazione di istanze e petizioni.
Qualsiasi contestazione di altro genere appare pretestuosa e tenta di distogliere l'attenzione dalla sostanza della materia.
Ricordiamo, infatti, che l'ordinamento prevede lo strumento della partecipazione civica in ordine all'interesse generale, alla competenza locale ed alla motivazione. Ogni amministrazione ne stabilisce la forma ed il modo con regolamento locale.
L'articolo 62 dello Statuto Comunale di Trani non ci consta che preveda regole differenti dalle utilizzate e, ad ogni buon conto, le firme sono in originale e non in copia fotostatica.
Se ne conclude che l'Amministrazione dovrà esaminare quanto presentato e dare atto ad ogni provvedimento di sua competenza.
È importante inoltre sottolineare che le richieste avanzate da ben 500 cittadini firmatari sono precise ed urgenti, non si riducono alla semplice colorazione di strisce pedonali, che attendiamo con ansia da mesi oramai, ma includono interventi strutturali come marciapiedi, dossi oltre che la proposta di ridurre il limite di velocità nei tratti più densi di attività commerciali.
La sicurezza non può attendere.

 

 

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