Riceviamo e pubblichiamo una mail di una turista di Vienna, in vacanza a Trani lo scorso ottobre, che ha inviato un esposto all'Amministrazione di Trani per disturbo alla quiete pubblica. La stessa problematica è stata riscontrata a Termoli, un'altra città che la viennese ha visitato durante la sua permanenza in Italia. In entrambi i casi la turista ha riscontrato intollerabile inquinamento acustico, degrado del territorio e dell’ambiente, con conseguente pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana, a causa degli schiamazzi e della sporcizia. L'esposto è stato inviato, oltre che all'ufficio protocollo, anche all'Assessore della Transizione ecologica ed Igiene Urbana e all'Assessore di Polizia Locale (nonché Sicurezza del Territorio, Cura dei Luoghi e Spazi Pubblici, ecc.).
Gentili Sindaci,
Gentili Assessore ed Assessori,
con la seguente Vi prego di prendere seriamente in considerazione il degrado ambientale causato nei Vostri rispettivi Comuni dalla cosiddetta „movida“, che produce un disturbo della quiete notturna intollerabile per residenti - siano essi fissi o temporanei -, contraria alle norme del viver civile.
Dato che i relativi dispositivi di legge possono purtroppo venir aggirati da istanze comunali, resta a Voi la responsabilità di garantire un bene intrinseco della comunità, al di là della smania di profitto di alcuni esercenti e di una miope policy di valorizzazione turistica, basata solo sugli interessi di una ristretta fascia di popolazione. Questo mi pare un caso emblematico del rispetto dell’altro - sia appartenente ad una maggioranza che una minoranza.
Nello stesso tempo colgo l’occasione per invitare i gestori delle imprese ricettive indicate in c/c, che ho potuto apprezzare moltissimo per la qualità delle strutture e l’infinita cortesia del personale, a sostenere insieme ad i colleghi locali quest’iniziativa per proteggere i propri clienti dal degrado acustico, a fronte della incomparabile bellezza dell’ambiente in cui si trovano.
Certo è che - dopo le esperienze estremamente negative vissute nello scorso ottobre, nonostante l’intervento di polizia o carabinieri in loco - non ripeterò la visita nei Vostri Comuni, se non con la garanzia assoluta di riposo notturno, in ogni caso evitando il fine settimana, in cui tutte le le possibili regole vengono aggirate con ancor maggior mancanza di scrupolo.
Sperando in un intervento fattivo da parte Vostra ed in un riscontro a breve termine,
cordiali saluti,
[OMISSISI]
(Vienna)